Maturità 2009 [Live – Colloquio Orale]

Benvenuti alla fine del mondo (cit.). Sì sì, lo so che i Maya dicevano che sarebbe stata nel 2012. Invece è oggi, venerdì 3 Luglio 2009.
Sveglia alle 7, così tanto per gradire. E via, subito su fisica, mai più toccata dall’ultima settimana di scuola. Mentre arrivano squilli di puro terrore da Gamba, prima vittima della giornata, cerco di capire l’utilità concreta di solenoidi e spire. Invano, ovviamente.
Un’occhiata veloce a scienze e filosofia (terrore Kant, dato che il profe mi aveva detto che ci sarebbe stato bene nella mia tesina), e alle 10.30 si parte. Per strada poco traffico, nessun pedone rischia la vita (tra l’altro non ho mai raccontato qui di quella volta che ho tirato sotto un piccione…). Anyway, parcheggio fuori dalla scuola (al sole, ovviamente), e mi avvicino guardingo e sospettoso all’entrata dell’Itc. Dopo qualche parola col buon Colombo, ex compagno delle medie, maturato anch’egli da pochissimi minuti, salgo le scale e arrivo di fronte alla porta del terrore. Lascio lo zaino, la prof.ssa Roina mi avverte "Ne avremo per molto.:". Ok, con mezz’ora di ritardo me la cavo. Magari. Poco tempo dopo esce Invernizzi (esterno di arte) e mi fa: "Vai a bere un caffè, noi adesso facciamo pausa..". Bene. E’ così che nel dubbio inizio a camminare avanti e indietro lungo i corridoi della ragioneria. Finalmente vedo facce amiche: la tremante Pasquini giunge in mio soccorso (o forse era lei a cercare soccorso in me, non so), con uno zaino imbottito di libri sulle spalle. "No no, devo ripassare!!". Pazza, la Fede. Finalmente i professori risorgono dai meandri del bar e mi fanno entrare. Particolare un filo triste, l’assenza totale di persone alle mie spalle. Non che io volessi una folla da stadio, però il vuoto assoluto non me l’aspettavo. Per la serie, i veri amici si vedono nel momento del bisogno.
"Prego prego, inizia a farci divertire!" le parole della capa Maestrini. E via. Tesina, esposta il più brevemente possibile; poi La Pioggia nel Pineto di quel porco di D’Annunzio (sul quale la prof.ssa Roina apre un dibattito sulle celebri doti da tombeur de femme). Si passa a Seneca e le sue paranoie sulla vecchiaia, quindi domanda inaspettatissima su Dante (proposta tra l’altro dalla Roina), alla quale segue la mia reazione convulsa (avete presente Calderoli imitato da De Luigi quando si attacca ai braccioli della poltrona? Ecco, ci siamo..). Quindi arte, con quel pazzo scriteriato dell’Invernizzi che mi chiede il ruolo della Natura in.. boh, saranno state almeno 6-7 opere. Dal Classicismo alla Land Art (tipo i cerchi nel grano degli alieni XD), passando per Impressionismo, Cubismo e Realismo. Attivo la modalità "Nel dubbio, inventa", e supero anche questa. Francese, con Vigny e il suo lupo (che non avevo ripassato) e quindi domande veloci su Sartre e Camus (che non avevo proprio studiato). La Roina capisce, e nonostante la mia buona volontà, passa la palla al Riva.
Storia e filosofia. Terrore assoluto per Kant, domanda ancora peggiore. "Immaginati una tesina sulle masse e sull’individuo" Oh, cazzo. In pratica Riva mi ha chiesto il ruolo dei partiti di massa nell’Italia del primo dopoguerra (le masse) e, udite udite, il signor Martin "Jorgensen" Heidegger in filosofia (l’individuo)! Quando ha fatto il nome di Heidi, devo aver fatto una faccia paurosa, dato che mi ha subito detto: "Tranquillo, tranquillo, stai tranquillo!". Riattivo la modalità "Nel dubbio, inventa" che fa il suo sporco dovere. Via così. Scienze, la Cicciput mi fa delle precisazioni sui termini usati nello spiegare i vulcani e i terremoti della tesina (devo sintetizzare 40 pagine totali in un minuto netto, anche se non mi vengono i termini tecnici puoi anche capire, no?!), quindi mi chiede come prevenire i disastri dei terremoti. "Costruite case in zone non sismiche!" la fiera risposta. Ho paura che l’abbia presa come una battuta.
Fisica, ultimo scoglio. Le onde. Ora, le onde noi le abbiamo fatte in quarta. C’entrano con la tesina (onde P e S dei terremoti) ma mooooolto alla larga. Fortunatamente si passa alle onde elettromagnetiche del buon Maxwell, e quindi ai quanti di Planck.
"Facciamogli vedere gli scritti, veloci!" sono le parole della capa che pongono fine alla tortura. Tema corretto personalmente dalla Maestrini (15/15, ma lo prevedevo); poi 13/15 in mate (ecco spiegati i 2/45 che mi mancano), che sono forse la mia prova migliore in assoluto in campo matematico, e infine 15/15 nella terza prova. Alcune domande sul futuro universitario e saluti finali.

"Puoi andare!"

"..it’s the end of the world as we know it, and I feel fine.."

Ps: per concludere degnamente l’esperienza liceale, appena possibile inizierò il Tag 5 di Berlino. E quella sarà proprio la fine.
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Altro giro, altra corsa. Terza prova (o "quizzone", come adorano chiamarlo su Studio Aperto manco fossimo concorrenti di "Chi Vuol Essere Milionario?"). Il sottoscritto, dopo aver superato un possibile naufragio nella seconda prova, decide di non mollare proprio ora e nel dubbio si spara l’intero programma di filosofia di ritorno dalla Forchetta d’Oro. Risultato: contatto con il cuscino del mio meraviglioso matrimoniale avvenuto alle ore 2.35. Ora come ora mi sento abbastanza attivo (saranno le dosi giornaliere di Polase?). Ma torniamo alla terza prova. Ultimo ripasso nel parcheggio tattico (e per una volta all’ombra) in compagnia del buon Carissimi, che entra dal cancello con i suoi amici Avenged Sevenfold a palla nello stereo e con i finestrini della Ypsilon nuova rigorosamente abbassati. Un truzzo, insomma. A una data ora ritrovo con i colleghi Bll e via verso una nuova strabiliante avventura.
Ci sono tutti: il buon Rota (che ha la faccia di uno che si è accorto del livello di conoscenze matematiche della classe), la Cicci (che per me è Cicciput), quel fenomeno dell’Invernizzi e i profe interni. Alle 8.30 in punto si parte. L’ostacolo principale si dimostra meno arduo del previsto: Riva ha pietà di noi, evita Heidegger e piazza un bel Nietzsche che fa la gioia di molti ragazzi (tra l’altro, la stessa frase sulla morte di Dio che ho citato nell’intervento dei -2). Poi Baudelaire e il suo Spleen per francese; la localizzazione dei terremoti, argomento di tesina, per scienze e quel figlio di buona famiglia di Paul Cézanne per arte.
Partire da filosofia non mi sembra vero: la morte di Dio mi appassiona e mi prende poco tempo. Poi francese (forse fatto un po’ di fretta) e qualche accento rischioso buttato qua e là; quindi Cézanne (di cui ho chiesto al nome al profe, il quale in seguito mi ha praticamente detto cosa scrivere) ed infine scienze (ma Benioff con una o due effe? XD). Il tutto, strano ma vero, con estrema calma. E’ l’effetto di Nietzsche. XD

Questa sera si sapranno i risultati degli scritti. La Fabbri mi ha rassicurato sul risultato del tema. Peccato fossi già sicuro di quello. Chissà perchè nessuno mi ha mai rassicurato su mate! XD
Orale (probabilmente, sempre stasera la conferma) il 3 pomeriggio. On verra.

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Il giorno del giudizio arrivò. Seconda prova, matematica. A scuola le facce degli studenti sembrano quadri di Munch. Pizzi osserva sarcastico: "Ragazzi, avete delle facce da seconda prova". I tempi delle consegne sono più rapidi rispetto a ieri, alle 8 e 20 si inizia. Qualche minuto prima, tra le crisi nervose e depressive di alcune ragazze, la presidentessa Maestrini esclama: "Ragazzi, state tranquilli, il professore ha visto le tracce e sono facili!". E’ un attimo, un lampo: anche Gnani ci presentava le verifiche come "facilissime"… Meglio n
o
n pensarci.
"Girate i fogli!". Si parte. Occhi sul primo problema. Un triangolo… no, un settore circolare… con dentro un triangolo… . Non sembra difficile. Nel secondo problema ci sono troppe cose da fare tutte in una volta: scartato. Pensiamo al primo.
Faccio il primo punto, mi blocco al secondo. Chiedo lumi al buon prof. Rota che tuttavia non mi illumina più di tanto. Passo al terzo, che in qualche modo esce. Richiedo lumi al prof. Rota. Ancora nessuna illuminazione. Passiamo ai quesiti, va’: due li faccio a occhio, per gli altri ricorro alla Tattica Segreta studiata in settimana. Tattica che funziona perfettamente: 5 quesiti fatti, senza altre soluzioni "di scorta" (si considerano i migliori 5 eseguiti). Se sono giusti o sbagliati, non lo so, e non lo voglio sapere.
Torniamo al problema. Ritento il punto due. Meglio di prima… si… si… giusto… ecco il grafico. Leggo il quarto. Bah. Serve una formula impossibile. Accontentiamoci di fare la parte più facile. Stop.

Cinque ore e quaranta minuti riassunti in breve. Con l’aggiunta di due pause per attuare la Tattica Segreta, una pausa cibo e qualche pausa suggerimenti.
Da segnalare la fuga di Bonalumi, unico ragazzo molto portato per la matematica, che invece di aiutare i compagni decide di prendere e andare dopo sole tre ore circa, lasciando i colleghi sbalorditi. Arcieri è tuttora sulle sue tracce per fargliela pagare.

Lunedì terza prova. Le materie? In teoria si sanno.

Dai che è in discesa adesso.

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Si fa sul serio al Maironi. Si parte alle 8.45, quando già da un quarto d’ora girava il nome di Svevo. Ed è così. Analisi: prefazione de "La coscienza di Zeno"; Saggi: social networking (Facebook), l’innamoramento, il 2009 come anno della creatività, la cultura giovanile; Tema storico: dopo l’unità d’Italia: monarchia, fascismo e repubblica; Tema generale: anniversario caduta muro di Berlino.
Ovviamente ho fatto Svevo. Un saggio sull’innamoramento e l’amore alle 9 di mattina non lo posso fare. Facebook mi esce da ogni orefizio. Non stravedo per Svevo, ma sapevo cosa scrivere. Due protocolli interi (facciamo 7 colonne e mezzo, dai), direttamente in bella. Con i complimenti della presidentessa della Commissione: "Solo due fogli? Direttamente in bella? Bravo! Un punto in più!".
A proposito, ho visto 3 dei 4 membri esterni. Quello di Arte, Invernizzi, è un fenomeno: sandali, jeans larghi, camicia di jeans, orecchino e battuta pronta. La presidentessa, Maestrini (credo, non sono sicuro..), è l’unica che ha urlato un po’ verso i chiaccheroni, ma non sembra cattiva. Stesso discorso per la Cicci, di scienze. Domani il faccia a faccia con il sig. Rota, professore di matematica.
Altre cose da segnalare: il Carlo che a metà tema, con la traccia sotto il naso, chiede alla presidentessa se coscienza si scrive con la i; la Luana che continuava a parlare e parlare e parlare; l’Alice che continuava a parlare e parlare e parlare; la Natali che continuava a parlare e parlare e parlare; io che richiamo tutte e tre invitandole a stare zitte.

Domani matematica. Se credete in qualche divinità, che sia Anubi, Poseidone o Buddha, pregate per me; se non credete, almeno pensatemi.

Orali: si parte il 2 luglio dalla lettera B. Meglio.
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10 pensieri riguardo “Maturità 2009 [Live – Colloquio Orale]

  1. Ebbene si la prima prova è andata,tt sommato bene dai..tracce tt fattibili,il panico credo proprio arriverà domani mattina.alla fine è arrivato anche il profe di mate,un uomo alto,barbuto diciamo che fa un certo effetto…sl un miracolo può salvarci

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  2. *.* un’altra mini-cronaca!meee piace! Scrittura scorrevole e piacevole alla lettura!Per quanto riguarda Svevo beh, sai quello che penso…Non è certo il mio migliore amico!Però ottimo svolgimento! Non è certo da tutti scrivere direttamente in bella..!

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  3. Urca, mi è quasi tornata l’agitazione di quel giorno lontano ormai 4 anni……. e sapendo che tra 10 giorni netti a me invece toccherà il secondo grande spauracchio (se non l’ultimo x molti) degli studenti, ovvero laurea, penso: forse era meglio se il post dell’interrogazione facevo a meno di leggerlo. . . 😀 buona estate Fra, te la godrai fino all’ultimo, fidati 😉

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  4. io sarei corsa a vederti!:Dbhe tutto somatto con la tecnica del "nel dubbio,inventa"te la sei cavato :Dconservala…è una tecnica che torna spesso utile..come anche quella del "ripetere le stesse cose con termini diversi"in ogni caso,auguri! 😀 aspettiamo tt con ansia il posto sul voto :O

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