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Fermo restando che continuo a considerare settembre, e non gennaio, il mese ideale per buoni propositi e coraggiose risoluzioni, ammetto di aver trascurato il blog a tal punto da individuare nell’arrivo del nuovo anno – evento che genera in me portentose vampate di indifferenza – un ottimo pretesto per scrivere qualche riga sconclusionata, giusto per togliersi la ruggine di dosso. L’ispirazione ci deve trovare già all’opera, dopotutto, e io mi fiderei di uno che ha avuto successo dipingendo donne con le tette a rombo.

Anche nel 2015 l’obiettivo di leggere 52 libri, uno per settimana, non è stato raggiunto. Parto bene, convivo per un paio di mesi con l’ansia da prestazione, quindi getto la spugna. Che poi uno dice: «Va be’, ma è la qualità che conta, mica la quantità!». Giusto. Ma anche sotto questo aspetto le soddisfazioni sono state poche. Il Maestro e Margherita e la prima parte della Trilogia della città di K. meritano parecchio, ma per il resto c’è stato poco di cui entusiasmarsi. Si spera in letture migliori, insomma. Se avete consigli, sono tutt’orecchi.

Passando a cifre più piacevoli, Strava mi ricorda che nel 2015 ho corso per 910 km, il che non è affatto male. Certo, poi vado sui forum specializzati, leggo di gente che fa 400km al mese e mi sgonfio all’istante. (A quel punto ripenso ai tempi del liceo e alle performance disastrose nel test di Cooper, e mi sento un filo meglio.)

In ogni caso, ho deciso che nel 2016 parteciperò per la prima volta a una corsa agonistica, molto probabilmente alla Stramilano (mezza maratona) a marzo. Ventuno kilometri sono una distanza impegnativa ma non portano con sé i carichi di lavoro – fisico e psicologico – necessari per affrontare come si deve una maratona. Per quella, salute permettendo, ci sarà tempo più in là.

(A proposito di salute, forse proprio a causa degli allenamenti di inizio settimana, ho subito barattato lo spumante e i flûte con cui ho brindato all’anno nuovo con una confezione famiglia di fazzoletti di carta, svariate compresse di Santa Tachipirina e abbondanti spalmate di Vicks Vaporub. La lotta contro il muco dilagante è sempre attuale, che manco l’Isis.)

In attesa di avvenimenti più significativi e cronache più ispirate, alcune comunicazioni di servizio:

  1. La rubrica C.L.I.C. chiuderà i battenti con il prossimo episodio. Da quel momento in poi, a ogni libro letto e recensito corrisponderà un singolo post. Post più corti e, si spera, più frequenti.
  2. Sono alla ricerca di un nuovo nome per il blog, sia per il titolo che per il dominio). L’inglese va benone, l’italiano pure, perfino il latino potrebbe fare la sua porca figura (avevo pensato a quousquetandem.wordpress.com, salvo poi scoprire che qualcuno ci aveva già pensato). L’olandese sarebbe un po’ troppo elitario, temo. Ogni suggerimento è benaccetto.
  3. Sono alla ricerca di nuovi blog da leggere. Possibilmente interessanti, eh. Se avete voglia di condividere alcune delle vostre letture preferite, avrete la mia gratitudine.