(n)Euro 2016 – Quando scaccolarsi non basta (#26)

In memoria dei bei tempi (brasiliani) andati, per Germania-Francia si torna alla cara vecchia cronaca live in differita. In tv la Gialappa’s con il superospite Michael, il fastidiosissimo Collovati e belle figliuole a caso.
I grandi dilemmi di giornata sono: 1) chi vincerà la partita, 2) di conseguenza, chi vincerà l’europeo (perché il Portogallo non conta, suvvia), ma soprattutto 3) dove si metterà le dita il ct tedesco Löw. Si accettanno scommesse.

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Si parte alla grande – questa la mise di Michael.

La partita non è ancora iniziata e Collovati s’è già offeso. Alla grande.

0′ – Si parte.

3′ – I tedeschi sono senza Gomez, Khedira e – per la disperazione delle pulzelle allo stadio e davanti alla tv – Hummels.

5′ – In compenso gioca quel bimbominchia di Kimmich, per gli amici il Justin Bieber di Norimberga.

6′ – Löw beccato a scaccolarsi. E uno.

7′ – GRIEZMANN! Subito pericoloso il biondino, Neuer allunga la manona e respinge.

8′ – Collovati ha un tasso di impermalosimento imbarazzante.

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Daje Joachim, più a fondo, più a fondo!

13′ – MÜLLER! Sbananata immonda da posizione favorevole. Europeo osceno, per ora, per l’uomo che suole far l’amore con il sapore.

14′ – CAN! Francia un attimo in difficoltà, Can tira dal limite dell’area ma Lloris ci arriva.

15′ – Il naso di Löw attira insetti, coleotteri e pigliamosche.

19′ – TRULLATRULLATRULLALLÀ is back! Momenti fantastici a cura di Michael.

20′ – Boateng abbatte Kimmich. Involotariamente, ma va bene così.

21′ – Kroos si incunea e poi si affloscia, Rizzoli – l’unico italiano rimasto in Francia – fa segno di proseguire.

23′ – Collovati: “Sissoko si è spostato da destra a sinistra”. Il sig. Gherarducci: “Ma è perché non le sa ancora distinguere”.

25′ – Payet su punizione, Neuer comodo comodo.

27′ – ÖÖÖÖÖZIL tira malissimo, Schweinsteiger – lo Scalatore di Maiali – un po’ meglio. Lloris mette in angolo.

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Collovati perculato per il gol preso da Hateley ormai una vita fa. Il Sig. Gherarducci è una certezza, su queste cose.

30′ – Dopo il tiro di Griezmann si è vista solo la Germania.

31′ – Giroud non ha ancora toccato palla.

32′ – Löw e la ricerca della felicità, parte seconda – beccato!

33′ – MÜLLER! Niente da fare, continua a non voler azzeccarne una. Umtiti lo anticipa a due passi da Lloris.

34′ – Giroud tocca un pallone e lo perde.

35′ – “Rizzoli è permaloso!” esclama Collovati. Grasse risate in studio.

36′ – Ammonito Can, che non la prende bene e ringhia in faccia a Rizzoli. Occhio che è permaloso, eh.

38′ – Contropiedi a cazzo da una parte e dall’altra, Muller alla fine sparacchia da 30 metri.

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Neuer, intanto, scende il cane per pisciarlo.

42′ – Griezmann tira sull’esterno della rete.

43′ – Giroud, con venti metri di vantaggio su tutti, tocca il secondo pallone e si invola – oddio, invola – verso l’area tedesca. Howedes, non esattamente un fulmine di guerra, rinviene facilmente e contrasta il tiro.

44′ – Ammonito Evra.

45′ – Giroud è ancora violaceo in volto per lo sforzo immane e inutile di pochi minuti fa.

46′ – RIGORE PER LA FRANCIA! Schweinsteiger prende la sindrome di Boateng e anticipa un avversario con la mano invece che con la capoccia. Cartellino giallo e rigore.

47′ – GOL FRANCIA! Palla da una parte, Neuer dall’altra. Uno a zero Francia, nel disorientamento generale.

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FINE PRIMO TEMPO – Tutti a bere un tè caldo (e a prendere a scapaccioni lo Scalatore di Maiali).

46′ – Si riparte! Giroud tocca il suo terzo pallone e, con ampi spazi a disposizione, tira addosso a Boateng.

47′ – Il perculamento di Collovati continua.

50′ – Ammonito Draxler, finora inesistente. Prima era stato ammonito anche Özil, per aver calciato via il pallone dopo il rigore.

54′ – I germani tengono palla ma ignorano Müller, consapevoli del suo imbrocchimento fulmineo.

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La gioia dei tifosi tedeschi dopo il rigore di Griezmann.

61′ – Si è rotto Boateng, dentro Mustafi.

62′ – Ritmi blanderrimi. La Germania, incredibile ma vero, è poco nazista sotto porta.

64′ – Löw firma la tripletta smacagiosa.

66′ – Collovati si infiamma all’ennesima presa in giro del Sig. Gherarducci.

67′ – Esce Can, entra Götze.

68′ – Il Sig. Carlo ignora la partita e cerca di capire come si dice “scaccolarsi” in francese e tedesco.

72′ – GOL FRANCIA! Uno zozzone del calcio perde palla in area tedesca, Pogba si fuma Mustafi e mette in mezzo, Neuer smanaccia malissimo, Griezmann di punta mette in rete.

73′ – PALO BIEBER/KIMMICH! Lloris non ci sarebbe mai arrivato.

74′ – Pogba tira dai ventordici metri, palla fuori. Dal nulla la partita è resuscitata.

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Loro ci credono…
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…lui un po’ meno.

80′ – Sostituzioni varie ed eventuali, i tedeschi si preparano al bombardamento finale. Il cianuro è pronto.

82′ – Dopo una ciabattata di Mustafi, Höwedes di testa va vicino al gol.

84′ – Ormai è andata, per i crucchi, temo.

86′ – GRIEZMANN! Rischia di fare il terzo, ma il tiro è centrale.

87′ – Il pubblico parte con gli “olé” a ogni passaggio dei beniamini di casa.

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90′ – QUATTRO minuti di recupero.

91′ – Fuori Griezmann, tutti in piedi ad applaudirlo.

93′ – KIMMICH! Il bimbominchia ci prova di testa, Lloris tira fuori il riflessone e smanaccia.

94′ – FISCHIO FINALE! Francia in finale e, a occhio, campione d’Europa. I tedeschi, ciucchi di fatica e parecchio imprecisi (e sfigati) sotto porta, tornano nach Hause.

(Fra)

CHE VINCA IL PEGGIORE (E COSÌ FU)
Se la semifinale Portogallo – Galles ha decretato il passaggio in finale della squadra di Sua Fastidiosità Cristiano Ronaldo, la sfida Francia – Germania tira fuori dal cilindro il secondo nome che deve contendersi il titolo di “Miglior Squadra dell’Europeo”.
Vi giuro, già a dover scrivere queste righe lo stomaco mi va in subbuglio, ecco perchè cercherò di non scrivere di una partita divertente, ma fondamentalmente inutile, e di colpire sulle ginocchia questo Europeo ignobile.
Poche volte mi è capitato di vedere un torneo in cui non è la qualità del gioco a vincere, ma il mero culo. La componente C ci sta sempre in sfide “in-or-out”, lo sanno tutti quelli che guardano le partite di Champions League o Europa League, ma non deve essere il metro di giudizio unico&assoluto per passare il turno.

Ogni squadra decente ha deciso, in un modo o nell’altro (o grazie agli scontri diretti orchestrati ad arte dai poteri in alto), di suicidarsi. Ecco spiegato il motivo per cui, in semifinale, ci arriva una squadra come il Portogallo. Una formazione così brutta da vedersi e così scarsa nel giocare che ti fa rimpiangere i tornei con San Marino e altre formazioni di serie Z della Lituania.

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Gli eroi di San Marino
La Francia arriva in finale giocando malissimo, risolvendo le partite nell’ultimo quarto d’ora (tranne contro l’Islanda, dove hanno fatto gli sbruffoni contro una formazione sulle ginocchia) e poi rintanandosi in difesa contro la Germania.
I panzer tedeschi sono mezzi KO, sono senza punte e molti in formazione hanno acciacchi vari o sono stanchi e, nonostante questo, si prodigano nell’attaccare a spada tratta. La finale (quella meritocratica) è loro. Ma lo sport è diverso ed è il peggiore che vince, grazie a due suicidi assistiti dei tedeschi.
Schweinsteiger decide di far vedere a Boateng che sa giocare anche lui a pallavolo (con conseguente rigore trasformato da Griezmann) e poi è tutta la difesa, compreso Neuer, a tirar fuori un momento d’imbarazzo e subire il raddoppio (sempre Griezmann).
Si può parlare di bravura francese nel difendersi e ripartire? O di aver scelto una tattica attendista e aver colpito una formazione in evidente difficoltà sotto porta?
No. Non si può.
La Francia gioca male, a parte qualche buon trucco “da foca” di qualche piede fino, ma riesce a tirarsi fuori dal pantano della paura di uscire in semifinale grazie al culo e al santino Griezmann.
Un po’ di giustizia divina in più e saremmo ad assistere ad un Campionato Europeo decente, in cui le squadre giocano e fanno spettacolo. Ma, soprattutto, non saremmo ad assistere ad un Campionato Europeo che ci propone, come finale, una lurida, infida, infima partita con Portogallo e Francia come attori principali.

(Zeus)

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Lui è pronto.

GALLI CONTRO POLLI
E la Francia ce l’ha fatta ad arrivare in finale. Dopotutto gli riesce solo quando gioca in casa. Con una partita essenziale, ma efficace ha battuto la Germania. Potremmo riassumere la gara con una frase: “Da una parte di galli… dall’altra i polli!”
Perché i tedeschi sono stati dei veri polli: hanno avuto le migliori occasioni, hanno fatto gioco e tirato in porta, ma un po’ l’assenza di un centravanti puro che la butta dentro senza tanti complimenti, un po’ l’assenza del fattore C, tutti i loro sforzi sono andati sprecati.
In più ci si è messo Bastian Schweinsteiger che ha alzato la mano in area come se dovesse andare in bagno: “Arbitro posso andare a fare la pipì?”, “Sì, ma prima beccati ‘sto rigore contro”. Sul dischetto ci va Griezmann e senza tanti balletti e mossette spiazza Neuer. 1-0. La Germania continua a provarci spudoratamente ma senza grandi risultati e la Francia riparte appena può con Sissoko, Griezmann e Payet; ci prova anche Giroud, ma a confronto Montolivo è Carl Lewis.
Stessa storia, stesso posto, stesso bar è il secondo tempo. La Germania entra in campo con la voglia di rimontare al più presto come un pornodivo vecchia scuola, ma quando la fortuna non c’è, non c’è. È inutile!
E allora ci pensano i galli a segnare sempre con Griezmann, ma ci mette del suo Neuer che esce male come un neo patentato da un parcheggio.
2-0 chiusi i giochi e tedeschi pronti per il mare con i loro bei sandali e con la crema solare protezione 80. Ma tanto vi scottate anche in spiaggia, è matematico!
(Colpoditacco)

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(n)Euro 2016 – Löw e la ricerca della felicità (#08)

In attesa che il Belgio impallini l’Italia in serata, oggi lo spazio quotidiano di (n)Euro 2016 è dedicato alla Germania: ai titolari, agli assenti e… a chi non sa di essere in mondovisione.

TEDESCHI SENZA PROBLEMI
Prima partita della Divisione Panzer tedesca e si va subito contro gli ucraini e, contrariamente a quello che dice il risultato (2-0 per i teteski), il match non è stato a senso unico.
Le motivazioni vanno ricercate in due punti:
a) la Germania giocava, forse, al 40% delle proprie potenzialità;
b) Götze, come falso nueve, è inutile e irritante. Avessero un centravanti piedi di legno ma gol nel sangue… oddio, c’è Gomez…ecco, ho un dubbio amletico.
Ma così non è e la partita è andata avanti a strappi, contropiedi e azioni svanite negli ultimi metri come nella migliore tradizione di Pro Evolution Soccer. Il match vede contrapposte due filosofie: le divisioni tedesche pressano come tori gli ucraini e tentano di arrivare in porta col pallone (senza riuscirci); gli ucraini, molto zen, tamponano le falle, rilanciano e sperano nei piedi (buoni) di Yarmolenko o Konoplyanka per far paura ai tedeschi.
Al 19′ p.t. la Germania passa in vantaggio con un gol di testa di Mustafi su cross di Kroos (sognavo di scriverlo da anni). Questo schiaffone sveglia gli ucraini che, finalmente, mettono il naso fuori dalla loro area e spaventano prima Boateng, autore di cagate micidiali e salvataggi miracolosi, e poi Neuer. Il portiere tedesco fa due/tre parate ottime e una cagata immonda, fortunatamente per i tedeschi senza conseguenze disastrose.
La difesa tedesca, Neuer a parte, è proprio il punto debole della formazione: Höwedes è sempre fuori posizione, Boateng alterna ottime cose a minchiate, Mustafi fa il suo (e segna pure!), mentre Hector, il terzino sinistro, non è pervenuto.
Chissà come si comporteranno contro attaccanti meno evanescenti.
Gli ultimi 20/30 minuti del secondo tempo sono, per me, incomprensibili: i tedeschi cazzeggiano alla grande e gli ucraini, che dovrebbero recuperare, alternano cazzeggio immotivato e sortite offensive fino al 90′.
Nel secondo minuto di recupero, con tutta l’Ucraina sbilanciata davanti all’area tedesca, un Blitzkrieg tedesco porta il risultato sul 2-0 chiudendo la partita.
Ma, Signore e Signori, non è questo il motivo della sorpresa: è che ha segnato il vecchio Schweinsteiger.
I film di Romero avevano un fondo di verità allora!
(Zeus)

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Sento improvvisamente il bisogno di tifare Germania.

E HUMMELS DOV’È?
La Germania ieri ha dimostrato di essere la solita Germania. Concreta, che non guarda in faccia a nessuno e decisamente pratica. Oggi lascio l’analisi tecnica ai miei compagni di viaggio di (n)Euro 2016.
Sono infatti, amareggiata perché, cavolo, una Germania senza Mats Hummels perde ogni attrattiva. Infatti, quando ho scoperto che era in tribuna, il mio interesse per la partita è sceso a livelli storici. Così, per passare la serata mi sono messa a provare due vestiti che dovevo portare dalla sarta: con un occhio guardavo la gara e con l’altro lo specchio. Poi mi sono anche messa lo smalto ai piedi. Non so perché vi sto raccontando questo, forse perché anche io, a volte, faccio cose da donna, o forse per avvalorare la tesi (di molti uomini) che le donne non guardano il calcio ma solo i calciatori. Facciamoceli credere… anche perché se si rendono conto che una donna può tenergli testa ed essere anche più competente di loro, forse, nell’unico argomento nel quale si sentono forti, per loro è la fine! E per questa sera, buona Italia!
(Colpoditacco)

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L’EROE DEL GIORNO
Si potrebbe parlare del bel gol di Modric, o della vittoria storica della Polonia – la prima in assoluto a un Europeo. Ma oggi l’uomo da celebrare è il CT tedesco, Joachim Löw. Perché? Guardate qua sotto.

(n)Euro2016 – Siamo tutti CT (#05)

Ebbene sì, ci siamo. Questa sera con Francia-Romania parte Euro2016. Ma la nostra attenzione oggi si concentra sui beniamini (?) azzurri. In rigoroso ordine alfabetico, Colpoditacco, il sottoscritto (F), Gin e Zeus si immedesimano nei panni puzzolenti del vecchietto criticone del bar sport e danno il loro parere sulla spedizione italica in Francia.

Per la serie “siamo tutti allenatori”: Antonio Conte, c.t. con la valigia (di sterline) in mano, ha convocato 23 baldi giovani filibustieri anzianotti per l’avventura in Baguettelandia. Si poteva fare qualcosina di meglio?

C: Conte ha portato via il meglio che c’era… (oddio l’ho scritto davvero?!). Unica cosa che non ho capito è perché ha lasciato a casa Bonaventura, che è un jolly e ha disputato un buon campionato. Non ho altro da aggiungere vostro onore… anche perché rischierei di essere linciata per la mia “ostilità contiana”.

F: il materiale è quello che è, ahinoi. Si può discutere sulle convocazioni di De Sciglio (disastroso tutto l’anno), o di Sturaro e Zaza (panchinari fissi)… ma a casa non è rimasto nessun Baggio, ecco.

G: È un dato di fatto che l’Italia sia criticabile sul serio: il tasso tecnico dei convocati di Antonio Conte quest’anno sembra inferiore a quello di una squadra di pensionati della bocciofila del circolo Arci. Va detto che il commissario tecnico di fronte a sé non avesse l’imbarazzo della scelta, quanto più delle scelte imbarazzanti: se consideriamo che il miglior marcatore in rosa sia Eder, che quest’anno ha realizzato soltanto 13 gol di cui soltanto 1 nella seconda parte di stagione, forse bisogna porsi qualche domanda sullo stato del nostro calcio. Con l’addio al calcio di Luca Toni si sono praticamente estinti i centravanti italiani, quelli alla Vieri e alla Riva, per intenderci. Il minuto di silenzio per questa grave perdita verrà osservato all’esordio contro il Belgio, approfittando del tempo di attesa di Thiago Motta nel percorrere la distanza tra spogliatoi e centro del campo.

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«Correre? Conte ha detto che devo CORRERE?»

Proprio il buon Motta è stato oggetto di critiche per essere stato insignito della maglia n. 10. La scelta va contestualizzata: dopo che si sono lesionati Verratti, Marchisio e, per la gioia di tutti, Montolivo, l’unico a centrocampo in grado di passare la palla senza spedirla nella piccionaia dello stadio è rimasto lui. Altri convocati, come Sturaro e Giaccherini, hanno fatto storcere il naso ai più: anche in questo caso la scelta del CT obbedisce a una logica di pragmatismo. Considerato che i giocatori già in partenza sono poco svegli, e che quelli attuali sono anche calcisticamente delle capre, piuttosto che perder tempo ad addomesticare dei “nuovi” ha preferito convocare qualcuno che già conosce.

Z: A mio modestissimo parere la squadra è equilibrata. Non vedo nessuna grande eccezione e nessun difetto osceno: fanno tutti cacare allo stesso modo. Sono super-partes, non tifo neanche una squadra italiana, perciò lo dico con il candore di un Semidio.
Partiamo con ordine:
– in difesa abbiamo degli ottuagenari (per quanto bravi, sia chiaro, ma se Barzagli che di anni ne ha 35 e Buffon quasi 40 sono stati convocati a grande richiesta, vuol dire che il buco alle loro spalle è di dimensioni ENORMI) e inoltre c’è Ogbonna, che non metterei a difendere neanche gli scavi in centro da quanto mi da sicurezza.
– a centrocampo sono stati convocati dei macellai che, quando gli parlano di “ispirazione/fantasia/imprevedibilità”, cascano per terra e piangono.
– l’attacco è il nostro punto forte: degli scarpari di prima categoria. Siamo riusciti a tirar su il più stitico degli oriundi, vedete voi, e accorpargli insieme altri che, in totale, hanno segnato circa 10 gol nel campionato. Dei veri assassini dell’area.

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«Ho provato anche con l’Activia, giuro!»

Insomma, direi che il materiale per le critiche da bar abbonda. E l’Europeo deve ancora partire! Certo, per ora il popolo è distratto dalle vicende elettorali e dal mal de corazòn di Shilvio… ma appena gli azzurri toccheranno palla, quali saranno i tormentoni che ci polverizzeranno i rispettivi apparati riproduttori?

C: Il primo sarà sicuramente “Però Totti poteva essere utile!”, in seconda posizione metterei “Ma che gli frega a Conte se siamo fuori, lui va al Chelsea”, “Una volta avevamo Inzaghi in panchina, ora Pellè titolare”. Magari mi sbaglio… o almeno spero di sbagliarmi.

F: se le cose vanno bene, “ecco, ora con Ventura c.t. tutto il lavoro di Conte andrà perso! Incompetenti!”; se le cose vanno male, “ecco, serve un ricambio generazionale e prendiamo un giovanotto come Ventura come c.t.! Incompetenti!”.

Z: a) quando De Rossi perderà la testa e si farà espellere?
b) quando verrà usato lo SCUSONE, dicasi il grande motto “l’avversario è difficile”, “l’avversario è insidioso o complicato o…”?  Lo SCUSONE, di solito, salta fuori ogni 3×2 perciò è puntata semplice. Tenete conto che l’hanno usato anche contro San Marino… che altre squadre battono giocando con le giovanili.
c) quanto tempo ci metteremo a tirar fuori il vecchio detto: “catenaccio e ripartenza sono il modo di giocare dell’Italia”? Un modo come un altro per dire che, se tutto va bene, giocheranno di merda.
d) ecco che arriva il secondo SCUSONE: il tempo è troppo caldo/umido/soleggiato/nuvoloso/francese… completate voi a piacere. Visto che tanto non reggeranno più di 30 minuti ad un ritmo decente, tanto valeva tirar dentro la barca anche… ER PUPONE!! Il grande Totti avrebbe alzato l’età media (sia mai che arriviamo con formazioni giovani agli Europei) e il tasso di qualità. Ben 30 minuti in 4 partite il Grande Vecchio li regge, ma almeno si poteva mettere a tacere chi lo invocava grazie ai 35 minuti scarsi fatti nell’ultimo campionato di serie A. Ah, sia chiaro: in ogni caso verrà invocato il GRANDE ASSENTE.

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«Doveva convocare Balot… ok, come non detto».

e) ultimo, ma non per importanza, ci sarà: «Attenzione!! Questa gara è a rischio BISCOTTONE!», nient’altro che un sinonimo per «l’Italia ha fatto cagare fino ad ora, deve agganciarsi al culo e ai santi per passare e questo significa che deve sperare che ad altre due formazioni gliene sbatta qualcosa della fine orribile dell’Italia all’Europeo».

Per quanto tempo dovremo sopportare scusoni e biscottoni? In altre parole: quanta strada farà l’Italia all’Europeo?

C: Intanto in Francia c’è arrivata. Se passasse il turno sarebbe un buon risultato… ma non sono così sicura. Meglio pensare al peggio, così non ci si fanno illusioni.

F: secondo me si arriva ai quarti; il che, dopo il flop del mondiale, non sarebbe manco tanto male.

G: La Nazionale italiana non parte certo con i favori del pronostico, ma non sembra essere un problema: l’opinione del tifoso della strada è che l’Italia vada bene quando parte sfavorita e tra le critiche. Sicuramente c’è della scaramanzia in questo. Considerando che però gli Azzurri non vincono un Europeo da quando l’uomo ha inventato il cavallo forse sarebbe il caso di cambiare rituale scaramantico.
Dove può andare l’Italia? Tralasciando facili battute che verrebbero spontanee come risposta, è una vera incognita. Se ha fortuna e ci si arrabatta in qualche modo e se qualcuno in rosa fa un exploit degno del miglior Schillaci di Italia ’90, forse può andar lontano. Altrimenti, si potrà sempre dire “Si sapeva”, “Doveva convocare mio cugino Vincenzo” e così via.

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«Skillacy? Chi? Ma è un Pokemon?»

Z: Io spero solo che l’Italia venga mandata fuori. A prescindere. Forse così, dopo due batoste nei denti, capiranno che dovranno trasformare la Serie A dal reparto geriatrico di (grandi ex) giocatori ormai allo stremo in un campionato competitivo e con le palle.

Ok, niente “cielo azzurro sopra Parigi”, niente “po-po-po”, va bene. Ma allora chi lo vince sto Europeo?

C: Tutti tranne l’Italia.

F: Temo Francia o Germania, spero Inghilterra (con Vardy incoronato re ad honorem).

G: Per puntare al trofeo si può prendere esempio dalla Grecia nel 2004, che con giocatori recuperati da una banda di contrabbandieri del Peloponneso e un gioco molto semplice – arretra-picchia-arretra-picchia-butta avanti che qualcuno la butta dentro – come si suol dire, l’ha sfangata. Anche se quest’anno è probabile vinca una big. La Francia è in pole position avendo anche l’opportunità di giocare in casa.

Z:  A parte le possibili sorprese (succedono sempre, es. Danimarca o Grecia), i candidati forti sono sempre gli stessi: Germania (ovvio, anche solo perché giocano in Francia e si sa che le mire espansionistiche dei teteski vanno verso l’Atlantico), Spagna (anche se spero in una lenta agonia delle Furie Rosse), Francia (sono i padroni di casa e se fanno una brutta figura li spellano vivi) e, sperando non si sgonfi come un soufflé, il Belgio (ma hanno troppo hype, perciò ho il timore che, alla prima sconfitta/pareggio, gli venga il cagotto e ciao).
L’Inghilterra è sempre bello inserirla, anche se non vince una fava dai tempi di Waterloo.
Se qualcuno osa dirmi il Portogallo lo porto alla berlina e lo derido. Il Pippatronic 2016 li segnala sempre fortissimi a Palla Avvelenata.

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Ma pure a pallavolo CR7 se la cava benone, eh.