Come disintossicarsi da Facebook

Mi domando come mai, pur andando a letto all’una e mezza, mi sveglio alle 4 e mezza e poi non riesco più a prendere sonno. Meno sono stressato, meno dormo. Strano. Ma insonnia latente a parte, vorrei approfittare di queste ore mattutine (prima di andare a fare lezione di batteria) per tornare sull’argomento affrontato circa una settimana fa: Facebook. L’ultima volta avevo preso in considerazione l’alibi di un Facebookiano medio, sempre e comunque incapace di accettare la sua dipendenza dal social network. Ebbene, punto per punto la difesa del povero utente è crollata. Ora bisogna approfittare di un suo momento di vulnerabilità e fargli capire come disintossicarsi. Ecco alcuni spunti presi qua e là dal web.

Certo, tenersi in contatto con amici vicini e lontani. Perché no, condividere le foto del mare. Ma una volta passata la fase iniziale, quella della scoperta dei meccanismi, è la noia che ci porta su Facebook. Ogni tanto entro e poi mi dico “Cazzo, perché ci sono entrato? Ho già controllato tutto mezz’ora fa!”. E una volta dentro? Si osserva la nuova foto profilo di Questa, si stalka un po’ il profilo di Quello. Cose di cui si può fare ampiamente a meno. Una buona cosa da fare è annotare il tempo trascorso su Facebook ogni giorno, e magari cosa è stato fatto in quel tempo. Arrivare alla fine della giornata e dire “Ma come, tre ore su Facebook per guardare due video? E nel resto del tempo cosa ho fatto?!” può avere solo effetti positivi.

Un altro buon punto può essere ricordarsi per quale motivo ci si è iscritti (se un motivo particolare c’è). Per esempio, mantenere le relazioni con persone lontane. Perfetto, in quel caso allora un paio di messaggi al giorno e poi click, log out. Esci. Afmelden. Una volta fissato l’obiettivo, si potrebbe fissare anche un limite di tempo da dedicarvi. A cadenza settimanale, per esempio. “Questa settimana voglio dedicare 2 ore in tutto ai rapporti con i miei ex-colleghi di Zomercursus”. È un ottimo modo per tenere a bada le ore trascorse su Facebook.

Il consiglio migliore, quello che adoro: pensate a cosa potreste fare nel tempo trascorso su Facebook! Voi non avete idea! Attività fisica (perché la prova costume si avvicina e ora come ora non sareste nemmeno ammessi allo scrutinio), leggere un libro (I LIBRI, CAZZO! CULTURA!), sistemare e pulire la stanza (invece di fissare il simpatico ragnetto che sbuca regolarmente dalla scrivania), ascoltare nuova musica (le vie di Torrent sono infinite, un album al giorno sarebbe l’ideale), imparare una nuova lingua da autodidatti, imparare a suonare uno strumento, uscire e andare a trovare amici veri (I mean, in carne e ossa) e via dicendo.

Passiamo ai metodi più radicali.

  • Mettete un filtro anti-social network, come quelli usati nelle aziende. Una ricerchina su Google e non dovreste avere difficoltà a trovarli.
  • Cambiate la password: scegliete una serie piuttosto lunga di numeri e lettere. Non memorizzatela sul pc, annotatela su un fogliettino. Scrivere ogni volta 46jlsk0u3bkid786 fa passare la voglia di fare il login. Una volta memorizzata la password, cambiatela di nuovo.
  • Prendete il fogliettino con la password e mettetelo in mezzo a una pila di libri. La voglia di accedere al sito scenderà ulteriormente.
  • Trovate un’alternativa a Facebook. No, ovviamente non qualcosa in stile Myspace. Un sito di informazione, di musica, di sport, di cinema, come più vi aggrada.
  • Se non dovete lavorare o studiare, state alla larga dal pc per più tempo possibile.
  • Disattivate l’account. Non cancellatelo, disattivatelo. Account-> Opzioni->Disattiva Account. Nessuna foto andrà persa, nessun link sparirà. Semplicemente, per qualche giorno i vostri amici virtuali non saranno in grado di vedervi. È un’opzione a mio parere fantastica, perché vi mostra come cambierebbero le vostre giornate senza Facebook, lasciandovi tuttavia la possibilità di ripristinare il tutto come se nulla fosse accaduto. Una sorta di vacanza.

Spero di essere stato utile. In prima persona inizierò a adottare questi metodi.

It’s drums time! Alla prossima.

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